Chernobyl : un disastro dalle vittime ancora inquantificabili

06.05.2011 15:45

 

 

Il 26 aprile 1986 un grave incidente colpì il quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. I tecnici della centrale volevano testare se le turbine sarebbero state in grado di fornire l’energia necessaria a mantenere operative le pompe dell’impianto di raffreddamento del reattore. Qualcosa andò storto.. Appena incominciò il test il reattore andò fuori controllo.

I sistemi di sicurezza erano stati disattivati.

Si verificò una violenta esplosione che fece saltare in aria la struttura di 1000 tonnellate che sigillava l’edificio del reattore: le barre di uranio si fusero quando la temperatura incominciò a superare i 2000 °C. Anche la copertura in grafite del reattore prese fuoco. Il rogo andò avanti per giorni, rilasciando in atmosfera cento volte tanto la radioattività sprigionata dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki..

25 anni dalla catastrofe, il bilancio suscita ancora controversie.. Le autorità ucraine stimano che un totale di 5 milioni di persone abbia sofferto le conseguenze della tragedia. Per Greenpeace il numero varierebbe da 100 mila a 400 mila. Nel 2005 alcune agenzie dell’Onu (tra cui l’Oms) hanno indicato che sono morte 4000 persone..

Il disastro nucleare di Chernobyl sembra una lezione mancata dopo un quarto di secolo, e non solo per il recente bis a Fukushima.. le conseguenze fisiche di questi eventi forse ancora sottovalutati non sembrano aver allarmato piu di tanto coloro che si occupano della sicurezza in impianti pericolosi come questi ultimi.. la capacità di costruire industrie tecnologicamente sempre piu avanzate dovrebbe andare di pari passo con la capacità di mantenere lasicurezza per i cittadini che subiscono ignari la tossicità dei fumi e per quanto riguarda tragedie simili malattie gravissime come il cancro alla tiroide…

Non siamo contro lo sviluppo tecnologico , ma con lo sviluppo dei metodi che monitorizzano una tecnologia cosi pericolosa!

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